Fremma Uno
Storia aeronautica meridionale e non solo
martedì 6 aprile 2021
I Campi Flegrei - dal vedutismo alla foto aerea
sabato 2 gennaio 2021
Dicembre 1912: Roland Garros da Tunisi a Roma
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Roland Garros prima della partenza da Tunisi |
Di tante imprese, “raid” o “exploit” che hanno caratterizzato la fase pionieristica dell’aviazione, il volo da Tunisi a Roma di Roland Garros, avvenuto fra il 18 e il 22 dicembre del 1912, occupa un posto particolare, perché si tratta del primo collegamento di due continenti per via aerea.
Il pilota francese aveva appena 24 anni ma si era già distinto in numerose imprese aviatore, aveva al suo attivo “raids” e record di quota ed era considerato un talento naturale per il volo. Negli anni successivi avrebbe aggiunto altri allori alla sua collezione, anche come iniziatore della specialità della caccia nella terrificante Prima Guerra Mondiale in cui l’aeroplano divenne troppo presto strumento di distruzione.
Ma le prospettive militari sono lontane, in quella fine d’anno del 1912, e la gloria a cui mira Roland Garros è di tipo sportivo con, possibilmente, ricadute economiche.
martedì 14 gennaio 2020
“Storia dell'aeroplano”, una sorta di recensione
mercoledì 6 novembre 2019
Ottobre 1914, l’alba della guerra aerea
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Rumpler Taube |
Questo è il primo capitolo di una collaborazione, che va avanti ormai da anni, con il sito CefaluNews e soprattutto con il mio amico Giuseppe Longo, giornalista attivissimo e appassionato in tutti i campi della storia e della cultura. L’idea era di ripercorrere la Grande Guerra come una cronaca, a cent’anni esatti dagli eventi. Lo scopo era di mettere insieme una narrazione semplice, introduttiva e appassionante ma al tempo stesso corretta. Esigenze e ostacoli vari hanno rallentato il lavoro, ma non fermato e la nostra collaborazione va avanti. In più, su sollecitazione degli amici di AIAN, ho deciso di riportare qui, su questo mio blog, gli articoli, cominciando dai più vecchi, con piccole revisioni ovvie quando si rilegge un “pezzo” impostato anni prima. Spero che li troviate interessanti.
La guerra è scoppiata solo da alcuni mesi e già il cielo ha smesso di fare da sfondo pacifico al sanguinoso conflitto umano. L’aeroplano ha poco più di dieci anni di vita ma è già diventato uno strumento di guerra. Per la verità le prime missioni le avevamo volate noi italiani in Libia, contro l’Impero Ottomano, tra il 1911 e il 12: ricognizioni, anche fotografiche, e perfino qualche lancio di bombe a mano, che aveva suscitato più scalpore sulla stampa internazionale che tra le truppe nemiche. Anche i dirigibili avevano visto, in quel teatro, il loro primo impiego bellico. Ma si era trattato di esperimenti i poco più mentre ora, nel grande conflitto europeo, che sarà ricordato dai posteri come la Grande Guerra, le operazioni hanno assunto una proporzione assai più grande.
domenica 19 maggio 2019
Ex voto
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Ex Voto di Ettore Satta Flores, al Pontificio Santuario di Pompei |
“Bombardati da tutta la difesa antiaerea di Pola colpiti più volte cadevamo da 3000 metri rimanendo illesi miracolosamente. Cielo di Pola notte 5-6 agosto 1915. Ettore Satta”*.
martedì 12 febbraio 2019
Hallecker: in pallone sul Golfo
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Illustrazioni da "La Stampa Sportiva" del 29 luglio 1906 |
Nei primi anni del secolo scorso il volo umano era visto come un’attività pericolosa ed emozionante, priva ancora di un vero interesse pratico, anche se i militari più giovani e attenti ne seguivano con attenzione gli sviluppi. Ascensioni in pallone, dirigibile o tentativi con i primi aeroplani sarebbero oggi considerati alla stregua di sport estremi ma, con la minore sensibilità alla sicurezza di quei tempi, erano catalogati come sport e basta. Ne è prova il fatto che le notizie riguardanti il volo comparivano regolarmente nelle colonne sportive dei quotidiani e che “La Stampa Sportiva”, supplemento settimanale del quotidiano “La Stampa”, sia, in Italia, una importante fonte di informazioni sulle peripezie dei pionieri del volo. L’evoluzione del volo deve molto a questi appassionati, spericolati e spesso benestanti “sportsman”, come li si definiva.
Nel numero del 29 luglio 1906, infatti, il periodico sportivo di Torino ci illustra il lavoro che Santos-Dumont sta facendo su quello che, di li a poco, sarebbe stato il primo aeroplano funzionante realizzato in Europa: il suo trabiccolo di bambù e seta avrebbe infatti completato il primo volo a settembre di quell’anno, consentendogli di vincere Coppa Archdeacon, percorrendo ben 250 metri in aria!
Lo stesso giornale ci porta poi a Napoli per un’altra avventura, questa in campo aerostatico, di cui è protagonista il pilota Enrico Hallecker e due suoi amici: l’avvocato Giulio Francesconi e la moglie Emilia Francesconi-Colonna.
venerdì 2 settembre 2016
Tra scienza e avventura: Vincenzo Lunardi
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Ritratto di Vincenzo Lunardi realizzato in Gran Bretagna |
Vincenzo Lunardi è ricordato soltanto per aver effettuato il primo volo in pallone nel Regno Unito. Era tuttavia una figura molto più complessa e affascinante e il suo ruolo, nello sviluppo e diffusione del volo in pallone, è stato ben più incisivo. La sua formazione e storia, inoltre, sono strettamente legate al Regno di Napoli. Proviamo a conoscerlo un po’ meglio.
Lunardi nacque a Lucca nel gennaio 1754, anche se molte biografie riportano come anno di nascita il 1759, errore dovuto a ciò che dichiarava, non si sa per quale motivo, egli stesso. Veniva da una famiglia piuttosto agiata di piccola nobiltà napoletana ma si trovò in difficoltà economiche alla morte del padre, che si era sposato in tarda età. Il piccolo Vincenzo, che aveva allora soltanto 10 anni, fu allora accolto a Napoli, assieme alla madre e ai fratelli, da un parente, Gherardo Francesco Compagni, nobiluomo alla corte del Re di Napoli, che gli fece da vero e proprio padre adottivo e a cui rimase affezionato per tutta la vita. Con lui Lunardi andò nel 1770 nelle Indie Orientali, dove imparò la lingua inglese. Al rientro, fu accolto nella corte napoletana. Il ragazzo si rivelò intelligente e brillante e, su suggerimento di Bernardo Tanucci, primo ministro e l’uomo più potente a Napoli dopo il re, fu avviato alla carriera militare e diplomatica. Soggiornò a Parigi, dove fu assunto come collaboratore dal Principe di Caramanico.
venerdì 10 giugno 2016
Un anno di blog di aeronautica meridionale
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Cartolina della prima esibizione aronautica a Napoli, anno 1910 |
Lo ammetto, quest’anno sono stato meno attivo del solito sul blog, a causa di una serie d’impegni personali e professionali che hanno richiesto molta attenzione e occupato tempo. Ne ha risentito il numero di articoli pubblicati, che sono stati appena due.
Da questa premessa nascono tuttavia alcune osservazioni positive. In primo luogo le visite complessive del blog non sono diminuite anno su anno, a testimonianza che il materiale qui raccolto continua a suscitare interesse e curiosità. Anche i commenti sono stati importanti: in particolare ho raccolto ulteriori consensi per gli articoli su Campo Vesuvio e conferme della ricostruzione degli eventi in relazione all’incidente di Buscaglia.
venerdì 6 maggio 2016
Prospero Freri e il paracadute italiano
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Prospero Freri con il paracadute "Salvator" |
Chi ha ideato e industrializzato il paracadute italiano fu Prospero Freri, nato Napoli il 18 marzo 1892. Nel corso dell’infanzia, seguì i trasferimenti del padre Sebastiano, funzionario delle ferrovie, in diverse città d’Italia, con ovvie difficoltà nella vita quotidiana e nella frequenza scolastica. Si distinse nelle attività sportive: dai quattordici ai diciannove anni fu a Cagliari, dove frequentò l’istituto nautico e partecipò a varie competizioni in ambito nazionale e internazionale come socio della palestra "Amsicora". Vinse il campionato italiano di lancio del giavellotto del 1912 e prese parte anche alle olimpiadi di Stoccolma. Praticò anche il nuoto, associato alla società "Rari nantes" di Cagliari.
giovedì 28 gennaio 2016
Umberto Cannoniere, pioniere dell'aviazione di guerra
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Umberto Cannoniere a bordo di un monoplano Bleriot, alla scuola di volo di Pordenone nel 1910 |
Umberto Cannoniere nacque a Salerno il 3 settembre 1887. Tenente colonnello di cavalleria, è ricordato soprattutto come pilota aviatore. Quello che segue è un abbozzo di biografia: molte informazioni mancano e magari qualche lettore ha in mano documenti in grado di integrarne qualche aspetto.
mercoledì 17 giugno 2015
Un altro anno di storia dell’aeronautica meridionale
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Disegno del proposto "Ricci R.4" per trasporto passeggeri transoceanico |
Questo blog tocca i tre anni di vita e, come sempre, sfruttiamo quest’occasione per far il punto della situazione e delle prospettive.
Da un punto di vista del traffico, segniamo anche quest’anno un aumento significativo. Abbiamo superato spesso le mille visite mensili. Nel quadro globale del web Fremmauno è ancora un titolo piccolo, ma comincia a essere un riferimento informativo per gli appassionati del settore. Di certo c’è ancora molto da lavorare. Una versione inglese sarebbe sicuramente preziosa, ma purtroppo non ho il tempo e le energie per impegnarmi in un tale progetto. C’è per caso qualcuno di buona volontà che ha voglia di dare una mano?