Disegno del proposto "Ricci R.4" per trasporto passeggeri transoceanico |
Questo blog tocca i tre anni di vita e, come sempre, sfruttiamo quest’occasione per far il punto della situazione e delle prospettive.
Da un punto di vista del traffico, segniamo anche quest’anno un aumento significativo. Abbiamo superato spesso le mille visite mensili. Nel quadro globale del web Fremmauno è ancora un titolo piccolo, ma comincia a essere un riferimento informativo per gli appassionati del settore. Di certo c’è ancora molto da lavorare. Una versione inglese sarebbe sicuramente preziosa, ma purtroppo non ho il tempo e le energie per impegnarmi in un tale progetto. C’è per caso qualcuno di buona volontà che ha voglia di dare una mano?
Andamento delle visite mese per mese, dalla nascita del blog (giugno 2015 incompleto) |
Il mio primo articolo con Giuseppe Peluso sul notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche |
Ogni articolo ha richiesto una buona dose di ricerche, ma, nel loro insieme, non esauriscono le attività dell’anno. Sempre più, infatti, questo mio viaggio nella storia aeronautica del Sud Italia vive di collaborazioni. Il sito è il punto di riferimento per prendere contatti e fare da ponte fra esperienze diverse. E’ arrivato il momento di riportarle qui, in modo da vederle tutte raccolte in un posto.
Con l’amico Giuseppe Peluso abbiamo espanso e completato la storia della IAM e dei fratelli Ettore e Umberto Ricci, pionieri, progettisti e imprenditori. Il nostro lavoro è stato pubblicato, in tre parti, sul notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche, che fa parte della sezione di Napoli della Lega Navale e che, tra le altre cose, possiede la più vasta biblioteca italiana di argomento nautico, a disposizione per appassionati e ricercatori. Di ciò dobbiamo ringraziare soprattutto Paolo Rastrelli. Entrare in contatto con persone tanto appassionate, che donano il loro tempo per puro “volontariato culturale”, facendo crescere un’istituzione di rilevanza nazionale, è stata un’esperienza stupenda. Ecco i numeri contenenti le tre parti dell’articolo:
http://www.cstn.it/notiziario/CSTN-29.pdf
http://www.cstn.it/notiziario/CSTN-30.pdf
http://www.cstn.it/notiziario/CSTN-31.pdf
In realtà il lavoro, benché molto espanso rispetto alla prima versione, non è ancora completo: grazie a Paolo Rastrelli e a Luigi Ricci Moretti, ad esempio, è riemersa parte dell’opera di fratelli Ricci in campo nautico, in particolare riguardo al “monotipo” per addestramento alla vela e competizione, ma molti tasselli sono ancora da sistemare.
Uno dei miei articoli per Cefalunews |
Continuo inoltre a collaborare con Giuseppe Longo, del giornale on-line Cefalunews, nel suo progetto di raccontare la Grande Guerra a cent’anni di distanza. Il mio compito è, chiaramente, di descrivere i principali eventi e progressi aeronautici. E’ un impegno lungo e affascinante, perché, ferme restando le esperienze italiane in Libia nel 1911-12, la Prima Guerra Mondiale ha rappresentato la nascita vera e propria dell’aeronautica militare. Ogni “puntata” sintetizza un periodo di 3-4 mesi, a cent’anni esatti di distanza dagli eventi, e con l’ultima uscita ho toccato l’ingresso in guerra dell’Italia. Ci sono inoltre due titoli “speciali” riguardanti un dirigibile di stanza a Palermo e alcune considerazioni sullo sviluppo tecnologico dell’aeronautica nella Grande Guerra, dal punto di vista di quello che è oggi l’arma aerea. Ecco gli articoli finora pubblicati:
I primi mesi di guerra aerea.
http://www.cefalunews.net/2014/?id=41295
La guerra aerea nella Prima Guerra Mondiale: novembre 1914 – gennaio 1915.
http://www.cefalunews.net/2014/?id=42922
Un nuovo anno di guerra aerea: febbraio-maggio 1915.
http://www.cefalunews.net/2014/?id=45174
Grande Guerra: un dirigibile anche a Palermo.
http://www.cefalunews.net/2014/?id=43713
Il futuro dell’aeronautica nella Grande Guerra. Quest’articolo riprende e espande uno che avevo realizzato per questo blog.
http://www.cefalunews.net/2014/?id=45397
Su questo fronte ci sarà ancora tanto da fare. Conto sui solleciti e promemoria di Giuseppe Longo per non perdere il ritmo, così come sulle sue revisioni di bozze.
Per il futuro, mi propongo di far crescere ancora la rete di contatti. Sarebbe utile cercare nelle aziende attualmente in vita, se hanno memoria delle loro origini e di quanto le ha precedute, e magari archivi documentali. Mi accorgo che le informazioni esistono, ma sparse e spesso non valorizzate.
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